Sei bloccato in schemi mentali ripetitivi? Ecco perché succede e come uscirne
Hai mai avuto la sensazione di essere intrappolato negli stessi identici pensieri? Di ripetere sempre gli stessi errori, come se fosse impossibile cambiare davvero? 🤯
Se la risposta è sì, sappi che non sei solo. C’è un motivo molto semplice per cui accade… ed è più vicino di quanto immagini.
1. Non ce ne accorgiamo
Il punto è tutto qui: non siamo consapevoli. Cadiamo vittime dei nostri automatismi perché non li vediamo, non li osserviamo con attenzione. Crediamo di conoscerci, ma conoscere non è osservare.
2. L’attenzione è il nostro vero superpotere
La chiave per uscire dai labirinti mentali è portare attenzione a ciò che accade dentro di noi. Non basta sapere di essere arrabbiati, tristi, felici… bisogna osservare cosa succede nel corpo, nel respiro, nei pensieri, nei muscoli.
👀 Osservare attivamente è diverso da sapere passivamente.
L’osservazione richiede uno sforzo: va allenata.
3. Distinguere il “sapere” dal “vedere”
Facciamo un esempio: sai di essere seduto (o in piedi), ma ti stai davvero osservando?
Stai notando che emozioni stai vivendo? Che pensieri ti attraversano? Come sta respirando il tuo corpo?
💡 Conoscere è passivo.
👣 Osservare è attivo, è un gesto volontario, è un atto di presenza.
4. La mente ti distrarrà sempre
Il dialogo interno cerca continuamente di distoglierti: “Pensa a quello che devi fare dopo…”, “Ricorda com’era bello prima…”
Risultato? Vieni strappato dal momento presente, che è l’unico posto dove puoi davvero agire e cambiare 🌱
5. Il “gioco di quello lì”
Un esercizio potente è staccarti da te stesso e osservarti come se stessi guardando un’altra persona:
“Toh, guarda come si arrabbia quello lì…”
“Toh, guarda come si emoziona quella lì…”
Questo piccolo gioco può aprirti a una nuova consapevolezza. Non sei solo le emozioni, le reazioni, i pensieri: sei anche colui che osserva tutto questo.
🧘♀️ Questo crea distanza, e la distanza crea libertà.
6. Da uno a due… e poi a uno nuovo
C’è una frase che riassume bene questo processo:
“Da prima siamo una persona. Poi ci dividiamo in due. E solo dopo torneremo ad essere una persona vera, nuova.”
All’inizio crediamo di essere un unico “io”. Ma in realtà siamo una molteplicità di parti interiori: luci e ombre, spinte opposte, personalità contrastanti. Solo osservandole possiamo integrarle.
🌗 Siamo “legione”, come diceva anche Gesù.
Solo dividendoci da noi stessi, osservando queste parti, possiamo poi ricomporci in un “io” più autentico, stabile e consapevole.
7. Verso la tua essenza
Osservare te stesso attivamente ti permette di smettere di essere schiavo di abitudini, schemi e automatismi.
Ti riporta a casa 🏡, alla tua essenza, al tuo vero talento, alla tua anima — chiamala come preferisci.
È lì che si nasconde il vero cambiamento.
✨ Prova oggi stesso
Ogni tanto durante la giornata, fermati e chiediti:
🔹 Cosa sta provando “quello lì”?
🔹 Cosa sta facendo “quella lì”?
E ricorda: sei tu, ma visto da un altro punto di vista. Questo semplice gesto può spalancarti le porte del cambiamento vero.
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👉 Prendi in mano la tua attenzione e ricordati di te!